Oltre tutte le fantacoalizioni da social network, ecco i passi previsti dalla nostra Costituzione.
Le elezioni del 4 Marzo hanno disegnato (In realtà lo ha disegnato una bruttissima legge elettorale) un panorama politico tripolare con una situazione di ingovernabilità, almeno pensando di rispettate la volontà espressa dagli elettori.
Cosa è uscito fuori dalle urne? Il Movimento 5 stelle è stato il partito più votato, ma non ha raggiunto la fatidica soglia del 41%, CHE GLI AVREBBE CONSENTITO UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE. Se guardiamo a destra invece ci accorgiamo che la “Coalizione” formata da Lega/Forza Italia/ e Fratelli d’Italia arriva a circa il 37% e anche loro sono lontani, anche se meno del M5s, dall’avere una maggioranza parlamentare, nel centrosinistra la pesante perdita di consensi del PD ha fatto fermare la coalizione intorno al 23%, con la costola dei fuoriusciti di LIBERI E UGUALI poco oltre la soglia di sbarramento del 3%. Quindi? Cosa potrebbe succedere adesso e cosa in realtà succederà? In molti dimenticano, chi volutamente, chi per ignoranza istituzionale (E purtroppo sono la stragrande maggioranza), chi per pura paraculaggine che il nostro paese pur nei suoi tanti problemi ha dei punti fissi e delle regole che vanno sempre e comunque rispettate e attuate. il primo appuntamento ufficiale, riguarderà la seduta inaugurale della XVIII Legislatura della Repubblica Italiana. Il prossimo 23 marzo, infatti, sia alla Camera dei Deputati (Montecitorio) che al Senato della Repubblica (Palazzo Madama) si svolgerà la prima riunione assembleare per eleggere i due Presidenti dei rispettivi consessi Parlamentari. Entro il 25 Marzo, ogni Deputato e Senatore dovrà comunicare, agli uffici di Presidenza delle rispettive Assemblee, a quale gruppo intenda appartenere. Poi, entro il 27 Marzo, gli stessi parlamentari dovranno eleggere i loro Presidenti (Capogruppo). Verso la fine di Marzo e i primi giorni di Aprile - Una volta Eletti i rispettivi presidenti delle due assemblee parlamentari e dopo aver costituiti i relativi gruppi parlamentari, l’attuale Presidente del Consiglio in carica Paolo Gentiloni presenterà le sue dimissioni, indirizzandole al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo questo atto formale il Quirinale darà corso, con immediatezza, alle consultazioni necessarie e propedeutiche alla formazione del nuovo #Governo che durerà (almeno si spera) per il prossimo quinquennio. Mattarella convocherà al Quirinale i neo presidenti delle due Camere, gli ex capi dello Stato e i neo Presidenti dei vari gruppi parlamentari per capire, insieme, come procedere. Una volta sentiti i pareri autorevoli di queste figure istituzionali il Capo dello Stato prenderà delle possibili decisioni: A) un incarico esplorativo nel caso di soluzioni poco chiare dal punto di vista numerico; B) un incarico “ad personam” al leader candidato Premier di un partito o di una coalizione che avrà il compito di formare il nuovo governo.
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