LE RAGIONI DI CHI SI E' VACCINATO
Quando il fanatismo deforma la realtà
➡️ In Italia, come una sorta di contrapposizione fra guelfi e ghibellini, con l’arrivo del vaccino è iniziata, soprattutto sui social, una guerra di tipo ideologico fra i NO VAX e coloro che sono a favore della somministrazione. In pratica da una parte c’è un 76,35% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. Il 2,60% è in attesa di seconda dose. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose - è almeno parzialmente protetto il 78,95% della popolazione italiana. D’all’altra parte lo zoccolo duro di coloro che ritengono che il vaccino sia un’imposizione che ha lo scopo di sottomettere i cittadini ad una sorta di dittatura sanitaria coordinata da poteri forti che avrebbero lo scopo di mettere in scacco il mondo con una mirata selezione sociale atta a salvaguardare determinati settori economici e demografici. Che ci siano state menzogne, che eravamo sprovvisti di un Piano Pandemico o che alcuni abbiano potuto approfittare dell’emergenza per fare loschi affare non ci piove. Se qualcuno può citare un settore della società , una tipologia di cittadini o un luogo di lavoro in cui non ci siano intrallazzi o dipendenti infedeli si faccia avanti. Ad aumentare il dissenso l’introduzione del green pass per chi ha ricevuto la prima dose o un tampone. Una sorta di lascia passare per usufruire di alcuni servizi come la ristorazione, il cinema, gli spettacoli. Certificato verde che a metà ottobre è diventato obbligatorio anche per quasi tutti i lavoratori pubblici e privati. Un tentativo implicito da parte dello Stato di convincere le persone a vaccinarsi. Naturalmente la variante Delta ha messo in crisi gli stessi vaccinati, infatti si è scoperto che la stessa vaccinazione non copre al 100% dalla possibilità di contrarre il virus o trasmetterlo agli altri. Cosa che ha fatto gonfiare il petto ai complottisti che però, inebriati da un’ideologia dogmatica, fanatica e pregiudiziale, non riescono ad accettare l’oggettività dei dati dell’ospedalizzazione. Infatti solo una percentuale del 7% dei vaccinati finisce negli ospedali e ancora molto meno e quasi nulla in Terapia Intensiva. Se non c’è nessuna possibilità di convincere i NO VAX che secondo alcuni dati si attestano attorno a 700.000, forse ci sarebbe la possibilità di avvicinare e convincere i circa 3 milioni di ESITANTI, coloro che nutrono una certa diffidenza nei confronti di un vaccino che è stato prodotto in un anno rispetto a quelli precedenti, o perchè TENTENNANTI di fronte ad un’informazione poco chiara a causa degli stessi virologi, non sempre concordi sull’utilizzo degli stessi vaccini (nei casi più gravi), sulla possibilità di effettuare la terza dose per i più fragili o di inoculare il vaccino ai minori di 12 anni. Discordanze evidenziate anche sull’utilizzo e l’opportunità di mettere l’obbligatorietà del vaccino. Poi ci sono gli OPPORTUNISTI, coloro che vogliono vedere i risultati prodotti dalla vaccinazione, che molto probabilmente saranno quelli che approfitteranno di una futura immunità di gregge raggiunta grazie all’apporto dei RESPONSABILI. A proposito dell’’obbligo imposto ai lavoratori di munirsi del green pass, dopo diverse adunate che avevano i toni di una rimpatriata fra amici, l’apice è stato toccato a Roma il 10 ottobre scorso con una grande manifestazione di piazza che ha coinvolto circa 10.000 cittadini refrattari all’imposizione. Quello che è successo ormai è cronaca. Assalto alla sede della CGIL e raid presso un Pronto Soccorso. L’evidenza dei filmati ha sentenziato che ad organizzare i raid sono state frange di estrema desta e precisamente di Forza Nuova. Credo però che non debba passare sotto traccia il fatto che molti in piazza applaudivano uno di Forza Nuova che inneggiava alla “Presa di Roma”. Se a caricare sono stati in 100 ad applaudire sono stati molti di più. Fatto più eclatante e preoccupante la manifestazione NO green pass dei portuali di Trieste che ha creando un aumento esponenziale di positivi e di ricoveri in ospedale, tanto che il Governo ha deciso di usare misure più stringenti per limitare o spostare nelle periferie altri eventuali cortei. Non si capisce come queste violenze o rivendicazioni emergano in un momento in cui la pandemia (almeno in Italia) abbia perso forza (anche se c’è da aspettarsi un aumento nei mesi invernali), mentre tutte le attività economiche riaprono e il paese corre verso un PIL del 6%. Anacronistici sembrano i tempi, mentre sarebbe stato più logico manifestare quando quasi tutte le attività erano chiuse. Conosciamo il meccanismo che si crea quando anche delle persone pacifiche si trovano all’interno di contesti e gruppi facinorosi (succede anche negli stadi) possano nella forma meno pericolosa trasformarsi in bulli (esperienze adolescenziali che molti di noi conosciamo), ma nella peggiore della ipotesi in holligans o addirittura in Mr/Miss Hyde. Mi sono permesso, all’indomani dei fatti di cui sopra, di scrivere questa frase: “In realtà il fascismo non è mai morto, quindi non c’è stata nessuna elaborazione del lutto ma solo la nostalgia del suo ritorno”. La controffensiva contro chi si batte per il vaccino e l’utilizzo del green pass ha un colore politico ben definito ed è quello di chi, molto probabilmente (e legittimamente) vota per la destra e simpatizzava per Trump : “ Per essere antifascista bisogna essere allineati al vostro modo di pensare?”; “Oggi non poteva mancare la cantatina di Bella Ciao, e poi i nostalgici sarebbero i fascisti”; “Non c’è stato nessun assalto al Pronto Soccorso”; “Circolano video e testimonianze di chi ieri era in piazza, la polizia ha attaccato donne e uomini e li ha pestati, come si può essere così fedele alla narrazione bugiarda”. Quindi in pratica,secondo l’ultima narrazione, la CGIL e il Pronto Soccorso sarebbero stati presi d’assalto come risposta alle cariche della polizia? Credo che non fosse questa l’intenzione del post, ma quella che è emersa è la totale rimozione di quello che è successo nella realtà, e questo è il risultato prodotto dal fanatismo ideologico. Intanto l’Europa è al centro di una quarta ondata, gli ospedali si vanno riempiendo e urge fare la terza dose, quindi non possiamo che ringraziare i NO VAX che nei week end non hanno altro da fare che sfilare per il centro di molte città, con le attività commerciali nel pieno di una crisi di nervi per via di 4 allocchi che credono di manifestare per la libertà, quella di ostinarsi a non riconoscere che l’unica alternativa per non rivivere gli incubi del 2020 è quella del vaccino.
Giuseppe Compagno